lunedì 23 agosto 2010

Ecco un nuovo racconto inventato da me.

Uno strano paese


C’erano una volta due piccoli elfi orfani : Elisabeth di anni 6 e Roberto di anni 5.
I due bambini purtroppo, si trovavano in un orfanotrofio davvero orribile: non era permesso uscire all’aria aperta,non si poteva giocare e la persona che li educava e gestiva l’orfanotrofio era molto cattiva, non per niente era una strega!
Per questo motivo Elisabeth e Roberto avevano elaborato un piano per fuggire: sarebbero saliti sul drago Silver e si sarebbero allontanati il più possibile dall’orfanotrofio .
Quando arrivò il momento, presero le loro cose, uscirono dalla porta in silenzio e riuscirono ad arrivare nel ‘’territorio’’ di Silver, il drago.
Nonostante fosse buio,le scaglie d’argento del drago brillavano sotto i ‘’raggi lunari’’ favorendo abbastanza luce da vedere tutto ciò che lo circondava incoraggiando i due elfi a farsi avanti.
Entrambi avevano paura che Silver si sarebbe svegliato bruscamente e che si sarebbe arrabbiato.
''Sveglialo tu Elisabeth’’disse timido Roberto.
‘’ No fallo tu dici di essere coraggioso e che niente e nessuno ti può fermare,quindi fatti avanti’’ rispose Elisabeth dando una lieve spinta in avanti al fratello, che non ebbe il tempo di ribattere.
‘’S ,s, scusi p, p, potreste svegliarvi è, è,è u ,urgente’’balbettò Roberto rivolgendosi al drago che continuò a dormire tranquillo dato che non lo aveva sentito.
’’Elisabeth,provaci tu’’ e corse dietro di lei.
‘’Si, si, signor Silver, si p, può svegliare per cortesia? È..è... urgente !’’ chiese Elisabeth cercando di trattenere la paura.
Il drago finalmente si svegliò è guardò Elisabeth con uno sguardo intenso e dolce, e le rispose molto gentilmente :’’ Elisabeth, di che cos’hai bisogno?’’
‘’…. Emh … io e Roberto siamo qui perché abbiamo l’intenzione di fuggire dall’orfanotrofio e avevamo pensato che tu potessi portaci lontano volando sulla tua groppa..’’ rispose Elisabeth arrossendo dalla timidezza.
‘’Mm … e va bene salite prima che cambi idea’’consentì Silver, così partirono.
Volarono tutta la notte ed arrivarono esausti, in uno strano posto,ma non ci badarono molto poiché si addormentarono immediatamente.
Al risveglio si guardarono intorno e con grande sorpresa videro un albero di sandwich, un altro di pizza un altro ancora di pollo arrosto, all’insolito trio parve di sognare!
Avrebbero voluto mangiare quei ‘’frutti’’, ma gli alberi erano troppo piccoli, infatti erano alti quanto un braccio e i frutti quanto un mignolo!
‘’Mm … dunque se questi sono di un’altezza così piccola sicuramente ci saranno persone che saranno più o meno grandi quanto la vostra mano’’ ipotizzò Silver.
‘’Quindi ci sarà anche un paese dove potremo chiedere ospitalità?’’chiese curioso Roberto.
‘’Sì,un paese ci sarà sicuramente, ma se sono così piccoli non potranno farci entrare specialmente uno come me’’ spiegò il drago con la solita gentilezza.
‘’Ohhhhhhhh … ma allora dove dormiremo?’’ chiese Roberto preoccupato.
‘’Lo scopriremo stasera, ma adesso cerchiamo qualcosa da mangiare,che sia della nostra altezza’’ concluse Silver.
E così cercarono e cercarono, finché non si trovarono davanti a un piccolo cartello:’’ Ecco il paese di Chissadove benvenuti!’’.
Si accorsero, che dietro il cartello c’erano un mucchio di tante piccole e graziose casette, tutte diverse tra loro.
Gli abitanti del paese di Chissadove erano molto strani. Nel loro paese il cibo cresceva sugli alberi per cui non dovevano lavorare e passavano il tempo a inventare cose complicate e inutili. Avevano inventato una pillola per dormire in piedi , un letto pieghevole da taschino … Anche il loro aspetto era davvero bizzarro: la loro statura era come avrete capito, molto piccola, saranno stati alti quanto una mano!

I loro capelli erano lunghi fino alle ginocchia e le donne li raccoglievano in una treccia, che di solito veniva un po’ sbilenca, per la mancanza di esperienza e portavano sempre un enorme cappello a pois oppure a righe, a seconda dei loro gusti.

Ad un certo punto Roberto, Elisabeth e Silver decisero di avvicinarsi di più e senza volerlo, catturarono l’attenzione degli strani abitanti che a loro volta si avvicinarono.

‘‘Siete dei giganti?’’chiese un’ abitante ai due ragazzi

‘’No, siamo elfi,ma perché c’è l’avete chiesto?’’disse Elisabeth

“Perché siete enormi,il drago posso capirlo,ma sembra strano vedere due bambini così grandi!’’

‘’Senza offesa,ma siete voi che siete piccoli!

Ah, un’altra cosa,noi non siamo di queste parti,infatti da dove veniamo noi, i bambini sono alti come noi’’ribatté la ragazza offesa e con un po’ d’amarezza nella voce

‘’Va bene non c’è bisogno di offendersi!’’
‘’Emh … perdona mia sorella è molto irascibile!’’ intervenne Roberto con l’intento di evitare una discussione che comprendesse anche insulti; in compenso ottenne un’occhiataccia da parte della sorella, per aver fatto un’affermazione di quel tipo.
‘’Io sono Elisabeth,capito? E-L-I-S-A-B-E-T-H, lui è mio fratello Roberto intesi? R-O-B-E-R-T-O … Siamo due elfi orfani , mentre lui è Silver,

S-I-L-V-E-R, il drago dell’orfanotrofio.’’ rispose Elisabeth irritata.
‘’E va bene signorina, ora mi presento: sono Iris,I-R-I-S, la moglie del sindaco, se tu pensi di spaventarmi, sei proprio una sciocca .’’ disse Iris nell’intento di imbarazzare Elisabeth
L’elfa stava per ribattere,quando Silver la guardò con uno sguardo severo e lei tenne la bocca chiusa.

‘’Sapete usare la magia?’’ chiese un abitante riferendosi ai fratelli
‘’Non molto bene … perché ce lo chiedi? ‘’ disse Roberto
‘’Beh … ecco … ci sono dei maghi alti più di voi che minacciano di schiacciarci come formiche, se non gli diamo le nostre riserve di cibo. Ricapitolando: pensavamo che voi con la magia e Silver con le sue ‘’armi’’ potevate affrontare quei maghi ……. ‘’ rispose una bambina che stava ascoltando la discussione dal balcone di casa sua
‘’Quanti sono?’’ chiese Silver
‘’Due,ma forti’’. rispose la piccola
Il drago guardò i due ragazzi per cercare di convincerli e alla fine ci riuscì:’’Eh va bene li affronteremo, ma prima ci servirà un po’ di allenamento con la magia.’’ disse Roberto
‘’Non c’è tempo arriveranno questa sera!’’ intervenne la bambina di prima.
‘’Che cosa? Perché non ce l’hai detto prima!’’esclamò Elisabeth che alle parole della bambina era impallidita,tanto da sembrare un foglio di carta.
Dopo queste parole restarono in silenzio per un po’; dopo di che alcuni abitanti andarono a prendere del cibo per i tre ‘’ospiti’’.
Il giorno passò e si trasformò in sera,Elisabeth e Roberto erano sulle spine,mentre Silver era tranquillo ‘’Certo è un drago e non ha nulla da temere, beato lui ’’pensò Elisabeth .
Ad un certo punto ecco arrivare i due maghi .
‘’Bene,saremo felici di affrontare due mocciosi e un drago,forza fatevi avanti’’
‘’Slytha’’ mormorò Elisabeth e il primo mago s’addormentò.
L’altro invece attaccò e colpì in pieno Roberto che cadde a terra ferito.
Silver andò all’attacco mentre Elisabeth curò il fratello con le seguenti parole magiche : ‘’Waìse heill’’ e di conseguenza,Roberto si rialzò e attaccò : ‘’Deloi Moi ‘’e di colpo la terra ai piedi del secondo mago diventò acqua e pian piano anche quello su cui stava il primo si trasformò e così affogò.
Un grido di gioia da parte degli abitanti di Chissadove li rese felici e decisero di comune accordo, sia i due fratelli elfi che il Drago che sarebbero rimasti lì per sempre, in compagnia dei nuovi amici.

4 commenti:

  1. Questo è un racconto che ho inventato per le vacanze estive, spero che vi piaccia!!

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  2. Ho letto con piacere anche quest'altro racconto! Adoro le storie fantastche! Bravissima di nuovo! Aspetto un'altra favola! ciao!

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  3. Cara Ilaria, tempo fa ho conosciuto una bambina che trascoreva il tempo libero scrivendo storie, proprio come te! Adesso l'ho persa di vista ma ogni tanto ho sue notizie. Bene, sappi che oggi è una scrittrice, ha pubblicato già dei libri e scrive anche su Repubblica! Io credo che anche tu sia sulla buona strada, sei bravissima, mi commuovi! Ricorda però: il... secondo libro, autografato, sta per me... il primo è della mamma naturalmente!!!! Un bacio, Lori.

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  4. Grazie ad entrambe per i bellissimi complimenti!
    Lori: io desidero diventare un architetto,ma la scrittrice non è male come idea,grazie per il consiglio!
    Supersmack Ila.

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